I contaminati
Con queste immagini volevo evocare una figura umana isolata senza identità e senza tempo, contagiata da un male morale e fisico.
L’atemporalità è data dall’assenza di qualsiasi informazione fisica di questi personaggi,
il che rimanda anche a un assenza di identità, e l’isolamento è dato dall’assoluta assenza di contesto spaziale.
In questo lavoro ho deciso di lavorare sull’unione di due tecniche diverse, di sperimentare l’acquarello e la stampa a punta secca.
Dell’acquarello mi interessava il lato casuale e indefinito, della punta secca la possibilità di apportare dettagli definiti ai corpi, così creando un equilibrio tra astratto e il definito.
Per rappresentare il contagio mi sono ispirata ai merletti ed ai fossili forme frattali che evocano la ripetizione e l’estensione cellulare.