La solitudine del quando si è da soli per lassi di tempo limitati. Non si parla di solitudine assoluta, e vuoti cosmici, ma di una solitudine dettata da abbandoni temporanei, ecco perchè "la sottile linea tra vivere e pensare". Vita-abbandono-solitudine-pensiero (come riflessione). Il protagonista, magari abbandonato per qualche minuto da un amico/a, o compagno/a, si ritrova a riflettere. Magari aspetta l'"altro" con la spesa, le sigarette, le medicine, o attende che abbia portato a spasso il cane. Non si sa. E non si sa nemmeno a cosa pensi, su cosa rifletta. A casa, quando siamo soli difficilmente parliamo con la voce. Siamo soliti parlare pensando, e ipoteticamente è la stessa forma di dialogo. Come per l'arte, si apre una finestra di dialogo su un mondo che conosciamo, quello della riflessione. Ma non conosciamo tutta la sua sfera. Conosciamo il nostro, ed è così naturale per noi conoscerlo, che non ipotizziamo possano essercene altri. Ma tutti gli altri vivono questi momenti di riflessione in maniera assestante.. Olio su carta 165 gr 60x60