Il lavoro nasce dal desiderio di creare distanze unite come le costellazioni. Evoca il vuoto e definisce i limiti contenendolo. La carta vetro tira fuori le pieghe nascoste da questo pesante telone scenografico. I suoi difetti sono i dettagli che compongono l'opera. Cerca di trovare la terza dimensione nella seconda ispirandosi all'idea del contenitore; scatola, vista come archetipo dimenticato di tutte le cose, così come in geometria si usa il metodo dell'inscatolare per semplificare la costruzione di tutte le figure. . pieghe su tela scenografica