Un corpo di donna intento a rialzarsi tra le fiamme con le ali di fuoco che tendono al cielo: è la nuova fenice, è la fenice umana. Questa umana incarna il motto millenario Post fata resurgo su uno sfondo di distruzione, di "fine". Nell'opera vi è la contrapposizione tra il fuoco distruttore, un fuoco "buio", che annienta la natura presente e il fuoco salvifico, un fuoco "lucente", che compone le ali della creatura. Ecco che la fenice risorge dalle sue stesse ceneri, dall'inferno del reale verso un mondo ultra-sensibile in cui rinascere.
Si tratta di una rinascita spirituale, emotiva, che conduce verso una nuova era, un nuovo universo.
Ispirata alla canzone Requiem for a dream (Morte di un sogno) di Clint Mansell, l'opera rappresenta una metafora con la realtà dei giorni nostri.
La creatura intenta a rinascere è simbolo di una società intenta a rialzarsi dalle sue stesse macerie, con forza e fermezza (rappresentata dal fuoco lucente e salvifico), pronta a risorgere attraverso i propri sogni, sogni a cui ha dovuto rinunciare per lungo tempo, assaliti dal fuoco distruttore.
"La rinascita dei sogni morti" è la rivolta di una società repressa, incatenata ad un destino non aderente alle proprie aspettative, il risveglio delle coscienze, la rivolta delle anime