“Se esisto è per creare”. Plotino Suggestiva, di grande tensione, la mostra di Andrea Marchesini s’impone sulle esposizioni precedenti per le innovazioni delle immagini su vaste tele di juta, simili a estesi arazzi dipinti con autentica passione. Marchesini vive appartato, dipinge per necessità espressiva e le forme dal colore squillante e compatto, ricche di sviluppi narrativi e parti di una totalità, conducono oltre l‘intensità pittorica. Aprono verso improvvisi richiami ad una pluralità di forme sintetiche chiaramente diverse, non gerarchiche e poste senza ordine: figure primordiali e maschere, interazioni di legami con la storia dell’uomo, memorie di letture; i segni; il colore in brevi colature, guizzi e fughe, schizzi; luminosi collage. Sono forme autonome che si dichiarano in continue variazioni e accostamenti. Di certo, una variata e accresciuta conoscenza si inserisce nel patrimonio visivo ed ideativo di Marchesini, orientata da esperienze artistiche in sedi europee. Maria Lucia Ferraguti