La gioventù non ha età. Si tende solitamente a contrapporre all'infanzia, fase esistenziale contraddistinta da un'intensa libertà creativa, all'età adulta, momento in cui si perde tale attitudine. Con le mie opere intendo riportare l'adulto a quella "età dell'oro" - la fanciullezza, appunto - in cui l'arte è attività spontanea dell'individuo. I miei lavori, realizzati grazie ad un paziente lavoro artgianale e che invitano il fruitore ad interagire con essi, cercano di stimolare la fantasia presente in ognuno di noi, al fine di reinventare in ogni istante la realtà in maniera sempre creativa e giocosa. Prendendo parte attivamente al processo artistico, chi si relaziona con le mie 'pitto-sculture' - come le ha definite Duccio Trombadori - riesce a realizzare ciò che Mirò intendeva con "opera d'arte" : uno spazio fertile capace di far nascere un mondo.